Forse ho poco latte…

Quante volte vi ho sentito fare questa esclamazione!

Negli anni ho imparato che noi mamme siamo le più esperte per quel che concerne i nostri figli. Quando sono nella pancia, ma anche quando hanno 20 anni. 

Me lo ha insegnato la pediatra dei miei bambini.

Me lo ha insegnato una cara amica, che ora è in Paradiso, che mi diceva sempre “tu hai la grazia di stato, dal momento in cui sei diventata mamma. Fidati!”

L’ho imparato su di me, quando sentivo che qualcosa non andava, sebbene mi dicessero che tutto era “normale”. Quante volte non ho seguito il mio intuito e mi sono fidata, magari di esperti, per poi sentirmi dire “aveva ragione, signora!”

E poi voi mamme, che ho affiancato in questi anni, mi avete insegnato che quando non siete tranquille, vale sempre la pena di andare a fondo.

Questo lungo preambolo è per dire di non accattonare il dubbio di non avere abbastanza latte, ma di approfondirlo.

Certamente  la maggior parte delle volte il dubbio nasce per il semplice fatto che siamo portati, per cultura, a credere solo in quello che vediamo e possiamo misurare. Nell’allattamento al seno non si può vedere o misurare il latte, come in un biberon. E non provate a fare la doppia pesata che a volte vi dirà che il vostro bambino ha mangiato 60 gr e altre volte 10 gr, creando ancora più confusione!

Altre volte pensate che il latte non sia sufficiente perché il bambino non vi sembra tranquillo mentre mangia, oppure è irrequieto dopo aver mangiato. Ancora il dubbio può sorgere perché il bambino piange molto e dorme poco o dorme troppo. Oppure ancora il seno vi sembra vuoto, rispetto ai primi giorni. Spesso vi sentite addosso tutta la responsabilità per la vita del vostro bambino e avete bisogno di conferme per andare avanti più serene.

Può succedere che il latte sia poco in alcune situazioni, soprattutto se il bambino si è attaccato poco i primi giorni, oppure accade quando il bambino si attacca male o è troppo piccolo e si stanca e non finisce le poppate. Possono esserci mille motivi.

Il fatto che pianga, che dorma poco, che il seno vi sembri vuoto non sono per forza segnali di una scarsa produzione di latte. Un bambino piange per dire, per manifestare mille bisogni: ho freddo, ho caldo, ho aria nella pancia, ho paura del vuoto, ho nostalgia della mamma… Quando arriva il latte, la mammella può essere tesa, ma oltre al latte vi è anche edema e quando la montata passa, il seno si sgonfia e inizia a produrre ciò che il bambino chiede. E’ dunque normale che sia morbido e a fine poppata sembri vuoto. La questione del sonno può essere legata a mille fattori, vedi il pianto, ma normalmente un bambino che non mangia tende a dormire per risparmiare energie.

In questo articolo vi darò degli strumenti oggettivi per valutare in modo semplice se il vostro bambino prende abbastanza latte. Mi rivolgo principalmente alle mamme nelle prime settimane dopo il parto.

  1. Quando si attacca al seno, non dovete sentire male (la prima settimana è normale un leggero fastidio, ma questo passa dopo le prime ciucciate)
  2. Quando poppa, inizialmente il ritmo delle ciucciate è veloce, ma poi rallenta e le ciucciate si fanno profonde e potete veder muoversi tutti i muscoletti della mascella, fino all’orecchio.
  3. Vedete che deglutisce guardando la gola. Non lo fa tutte le ciucciate: tiene in bocca un po’ di latte e quando è piena, deglutisce.
  4. La poppata, o meglio il tempo in cui il bambino poppa attivamente, dura più di 5 minuti
  5. Si stacca da solo dal seno quando ha finito. Non lo staccate voi.
  6. Nelle prime settimane le poppate sono almeno 8/10   
  7. Bagna circa 6 pannolini di pipì al giorno (provate a riempire una tazzina di acqua e versarla in un pannolino asciutto: ecco la quantità che troverete i primi giorni). Le feci non sono significative. Alcuni bambini evacuano ogni poppata una “spruzzatina”, altri si scaricano una volta al giorno. Il colore delle feci, invece. indica se il latte è arrivato: le feci scure vengono gradualmente sostituite da feci color ocra nel giro di qualche giorno, quando arriva il latte.
  8. Se avete una bilancia potete pesare il bambino una volta la settimana (sempre prima della stessa poppata e sempre con lo stesso vestito: tipo body e pannolino): deve essere cresciuto almeno 125gr.   Dovrebbe recuperare il peso della nascita entro circa due settimane.

Correggete dove potete, qualora vi accada qualcosa di differente rispetto a questi 8 punti:

Se poppa meno di 8 volte, proponete il seno al bambino appena manifesti il desiderio di mangiare (muove la testina e cerca con la bocca, si porta le mani alla bocca, si agita…In un altro articolo vi parlerò dei segnali di fame.) Non date integrazioni di acqua. Se potete evitate il ciuccio i primi tempi, almeno fino a quando il bambino avrà preso un buon ritmo delle poppate e sarete certe della sua crescita.

Se il bambino dorme è non vuole saperne di mangiare occorre proporgli il seno ogni due/tre ore. Iniziate a spogliarlo, lavategli il sedere… se siete riuscite ad attaccarlo, ma si addormenta al seno, potete provare la compressione del seno per stimolarlo. Vi farò un video in merito. Se non riuscite a svegliarlo, però, è buona cosa farlo vedere al pediatra e all’ostetrica, potrebbe avere l’ittero o essere calato troppo di peso e quindi essere debole.

Se avete dolore quando poppa, l’attacco può non essere adeguato. Forse ha preso il seno in punta: oltre a farvi male, non riesce a tirare fuori il latte. Se riuscite, fate aprire bene la bocca al bambino e tenetelo molto vicino. Se siete in difficoltà chiamatemi.

Se siete della “vecchia scuola” e lo staccate dopo 5/10 minuti per attaccarlo dall’altro seno, non fatelo più. Lasciate che svuoti bene un seno, che si stacchi da solo e poi, dopo un ruttino, attaccatelo dall’altra parte. In questo modo  prende il latte più sostanzioso che arriva a fine poppata, vi stimola di più il seno e vi protegge dagli ingorghi. La poppata successiva partite dall’altro seno.

Se malgrado queste correzioni cresce poco o fa poca pipì o voi non siete convinte, chiamatemi!

So che vi avrò fatto venire altre mille domande…non vorrei però scrivere un manuale sull’allattamento in un articolo, che peraltro è già molto più lungo di quello che avrei voluto….scrivetemi le vostre domande e se potrò vi risponderò o forse dovremo cercare insieme la risposta, perché voi siete uniche e lo è anche il vostro bambino e non esiste il manuale universale, ma il vostro modo di allattare .

Mi trovate in studio il venerdì presso il Centro medico Santa Tecla a Milano, o il giovedì presso la farmacia sant’Andrea a Pioltello (previo appuntamento). Se preferite invece vengo a visitarvi a casa nella zona di Milano Nord e provincia e nella zona di Monza e provincia. O ancora possiamo semplicemente sentirci per una teleconsulenza.